“Il maggior ostacolo del vivere è l’attesa, che dipende dal domani ma spreca l’oggi.”
In terapia, incontro sempre più donne che sembrano essere costantemente in attesa, magari di un cambiamento nella loro situazione amorosa.
In attesa che il proprio principe lasci l’altra principessa per loro. Un desiderio di essere la principessa unica e irrinunciabile nella vita del proprio amato. Il fatto che molte di loro si trovino nel ruolo di amante, può indicare una ricerca di soddisfazione emotiva, affetto e riconoscimento che forse non trovano nella loro relazione principale.
Questa donna potrebbe essere intrappolata in un ciclo di speranza e delusione, desiderando un cambiamento che sembra sempre sfuggirle.
La donna vive un’esperienza dolce-amara di intimità con quell’uomo, sentendosi certa di essere la sua preferita, la compagna ideale. Questa convinzione alimenta il fuoco del loro amore. Tuttavia, questa fiamma è costantemente minacciata dalla presenza della moglie dell’altro, che rappresenta una costante ombra sulla loro relazione.
Si sperimenta un misto di piacere e frustrazione nell’attesa, poiché la donna moderna consente che il suo prezioso e irrecuperabile tempo venga sottratto così facilmente. Questo paradosso riflette una sorta di accettazione dell’inevitabile furto di un bene inestimabile.
Spesso si tende a illudersi, convincendosi che prima o poi la persona desiderata tornerà o verrà da lei, e nessuno può contraddire questa convinzione.
Dobbiamo accettare che non possiamo controllare completamente il corso degli eventi futuri e spesso ci troviamo di fronte a decisioni e situazioni in cui non siamo sicuri del risultato, dobbiamo decidere se prendere dei rischi o giocare in modo sicuro.
Essere consapevoli che le nostre azioni e scelte potrebbero avere conseguenze imprevedibili sul nostro benessere emotivo
e sulla nostra soddisfazione nella vista.
A te la scelta
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Dott.ssa Elham Asemifar
I momenti di crisi fanno parte della vita di tutti noi, ma ciò che conta, è il modo con il quale li affrontiamo. Il mio studio è il luogo sicuro, protetto, dove è possibile interrompere il meccanismo che sta dietro al malessere.
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